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Giübin 2774 m - 13.09.2009

 

 

Partiamo da Ponte Tresa (VA) alle h 6:30 con l’idea di fare un’escursione al Giübin (2774 m). Percorriamo l’autostrada per uscire ad Airolo ed in breve siamo sul Passo del San Gottardo (2091 m) che a quest’ora del mattino è avvolto da una fitta nebbia. Imbocchiamo la strada militare ed alle h 8:00 arriviamo al Lago della Sella (2257 m) da dove parte la nostra escursione. Ci incamminiamo sulla stradina a sinistra ed il paesaggio diventa subito suggestivo: nelle acque ferme del lago si specchia il cielo coperto da qualche nuvola e volgendo lo sguardo a SO, oltre la coltre di nebbia si innalzano la vetta ed il Ghiacciaio del Basodino (3273 m). Costeggiamo tutto il lago e arrivati a Cassina di Val Torta, il sentiero, che inizia a salire in maniera ripida, ci porta a quota 2500 metri. La zona, adesso più pianeggiante, è caratterizzata da molte costruzioni militari in disuso. Riprendiamo il cammino dopo una breve pausa e saliamo al Passo Posmeda (2569 m). Proseguiamo sul sentiero e dopo aver attraversato un nevaio siamo ai piedi del Giübin. Ci fermiamo per qualche foto e con nostra grande sorpresa in lontananza scorgiamo la sagoma inconfondibile di uno stambecco. Un ultimo strappo e siamo in vetta. L’ambiente è selvaggio: una coppia di stambecchi riposa tra le rocce al riparo dal vento e la vista panoramica ci permette di ammirare le montagne circostanti: il Pizzo Prevat (2876 m), il Pizzo Centrale (2999.2 m), il Gamsspitz (2925 m), il Monte Prosa (2723 m), il Pizzo Canariscio (2523 m) e il Pizzo Posmeda (2616 m). La sensazione di pace e tranquillità è rotta dall’arrivo di altri escursionisti. Il cielo adesso è ricoperto di nuvole ed il vento è diventato più freddo. Facciamo le foto in tutta fretta e dato che a valle splende un bel sole, decidiamo di spostarci più in basso. Ci fermiamo, non per molto perché il freddo si fa sentire, vicino ad una costruzione sotto il Passo Posmeda (2569 m), mangiamo e dopo un caffè ci rimettiamo in cammino. Seguiamo il sentiero che passa sotto il Pizzo Canariscio (2523 m) ed in breve siamo al parcheggio. Scendiamo al Passo del San Gottardo, chiamato anche “la via delle genti”, che ora è pieno di turisti che si affollano intorno al Lago della Piazza (2091 m). La Cappella dedicata a San Gottardo e l’Ospizio per il ristoro dei viandanti, costruiti nel XIII secolo, ci ricordano l’enorme importanza storica di questo luogo. Vi transitarono pellegrini che dal Nord Europa si recavano a Roma ed in Terra Santa, viandanti, monaci solitari, artisti ed avventurieri. Approfittando della bella giornata, decidiamo di tornare percorrendo la vecchia strada della Tremola. Costruita tra il 1827 ed il 1830 divenne una strada carrozzabile sulla quale fu  inaugurato anche il servizio di diligenza del Gottardo.
Con l’auto che sobbalza sul pavé a tratti ancora originale, superiamo i 1000 metri di dislivello che con tornanti spericolati e mozzafiato ci riportano sulle tranquille strade di Airolo.
L’escursione è stata molto interessante e nonostante la pausa di quasi due mesi, non abbiamo avuto difficoltà a raggiungere i 2774 metri del Giübin. L’incontro con gli stambecchi, poi, è stato il meritato premio a questa escursione di fine estate.